SANTUARIO DI GRAGLIA

SANTUARIO DI GRAGLIA

I lavori, iniziati nel 1616 procedettero però a rilento, cosicché dopo la morte di Don Velotti, venendo meno il fervore iniziale per il compimento dell’opera, si ridimensionò il progetto e si pensò di costruire in località Campra, poco fuori dal paese, un oratorio dedicato alla Madonna della Neve.
L’idea di costruire un Santuario venne ripresa nel 1655. Sul Colle della Divina Bontà, dove già sorgeva una cappella dedicata alla Madonna di Loreto, venne progettata la costruzione di un grandioso tempio, con annesso un ricovero per pellegrini.ini.Principale promotore dell’ambizioso progetto fu il Duca Carlo Emanuele II, che incaricò il capitano Piero Arduzzi, ingegnere militare e civile, di redigere il disegno dell’edificio. La benedizione della prima pietra ebbe luogo il 20 settembre 1659. A causa delle disastrose guerre di quei tempi la costruzione del tempio subì lunghissime soste. Nel 1765 si decise di chiedere un parere per il proseguimento dei lavori al celebre architetto Bernardo Antonio Vittone, che diede un nuovo impulso al completamento della struttura.
La chiesa nel giro di qualche anno assunse quello che è l’aspetto attuale: pianta a croce greca 42 X 32 metri, culminante nella cupola ottagonale alta 38 m da terra. Negli anni successivi il complesso subì numerosi lavori di ampliamento e restauro.

DA VEDERE

La visita al Santuario inizia senz’altro dalla Basilica, con la sua cupola ortogonale, decorata nel 1870 da Fabrizio Galliari. Notevoli di attenzione il quadro dellâaltare maggiore, raffigurante il “Transito di San Giuseppe”, del pittore Mauro Picinardi di Bergamo (1785); l’altare maggiore, ideato dal gragliese Perratone e intagliato in marmo dal maestro Catella di Lugano; l’organo, opera di Carlo Bossi di Bergamo, installato nel 1839 e tuttora funzionante. A lato dell’altare maggiore è visibile la Cappella della Madonna di Loreto; notevole il quadro del 1717, posto all’ingresso: un ex voto alla Vergine Lauretana degli abitanti di Graglia, in ringraziamento per la scampata pestilenza.
Un recente restauro ha riportato al suo splendore la “Cappella degli esercizi” al primo piano, sovrastante la sacrestia. Edificata attorno al 1740 è stata decorata, in tempi diversi, con una finta prospettiva, dal pittore Giovanni Battista Greggio di Miagliano e dal pittore Giò Antonio Genta di Biella.
Da visitare anche le quattro cappelle del sacro Monte annesse al santuario, anch’esse recentemente restaurate. Edificate tra il 1664 e il 1684, sono dedicate alla Nascita di Cristo e all’Adorazione dei Magi, con statue in terracotta policroma opera della statuario Francesco Pozzi e alla Presentazione di Gesù al Tempio e alla Circoncisione, con opere della statuario Carlo Pagano e del pittore Propsero Antonio Placco, autore anche dei dipinti che ornano le pareti. All’esterno della Basilica, nel cortiletto della Madonna, le due artistiche meridiane e lo splendido “burnell” (fontana) in pietra.
Da non dimenticare una visita alla Biblioteca, recentemente sottoposta ad un completo lavoro di riordino, che ha messo in luce un grande valore: 1.500 testi, in gran parte risalenti al ‘600 e al ‘700.
Tra le opere da segnalare sono le 58 cinquecentine, tra le quali un’edizione pressoché completa dell’opera di San Tommaso e un’opera del 1513, che descrive con l’ausilio di splendide cartine, la Terrasanta, secondo le cognizioni dell’epoca.
La visita a questo importante patrimonio culturale può essere effettuata dietro richiesta. Spostandosi di poco dal complesso del Santuario, non bisogna dimenticare la visita alla Chiesa di San Carlo
VILLEGGIATURA

Il Santuario è una una rinomata località di villeggiatura. I dintorni offrono possibilità di brevi passeggiate e impegnative escursioni e, nella stagione invernale, la possibilità di praticare sci alpinismo. Per gli sportivi sono a disposizione: il bocciodromo (4 campi regolari), illuminato alla sera per gare serali; un campo di pallavolo, basket e calcetto, anch’esso illuminato. Inoltre dispone anche di due parchi gioco.

SPORT

Gruppi sportivi e giovanili fino a 40 persone possono trovare ospitalità nel salone attrezzato con letti a castello, nei locali del Santuario. I sentieri sono meta anche di bellissime passeggiate a cavallo e percorsi di mountain bike tra il verde. E’ possibile inoltre lanciarsi nel free-climbing, sulla parete attrezzata delle cave di granito, in località cimitero.
Non si può dimenticare, parlando del Santuario di Graglia, il Mombarone, cima di 2372 mt. di altitudine, raggiungibile in circa 4 ore di cammino.Dalla vetta, dominata dal monumento a Gesù Cristo Redentore, è possibile godere di una delle più belle vedute sulle Alpi; chi vuole restrare più giorni in questo paradi so può trovare vitto e alloggio al Rifugio Mombarone (m.2.300), aperto dal 15 Luglio al 31 Agosto tutti i giorni e nei fine settimana dal primo giugno al 17 Luglio e dal primo al 30 Settembre.
Ogni anno, la prima Domenica di Agosto, organizzata dalla Pro Loco di Graglia Santuario, si tiene la gara di corsa in montagna, che ha come meta il Rifugio.